Torneo Nazionale Kim&Liù
Sono passati due giorni dalla fine del torneo nazionale
"kim&liù"e qualcuno mi ha chiesto come mai ancora non avessi
scritto niente. La risposta è semplice. Non
avevo ancora scritto niente, perché è difficile esprimere a parole le emozioni
che mi fanno provare i miei allievi.
Siamo partiti più numerosi del solito, ma
come al solito nessuno ha deluso. A volte può risultare faticoso cercare di
insegnare quel poco che si sa nel migliore dei modi, ma l'appagamento che mi
danno questi ragazzi tiene viva la mia voglia di insegnare e nello stesso tempo
di imparare, perché, da come la vedo io, sono più numerose le volte in cui un
maestro impara dai suoi allievi che non il contrario.
Era presente la nostra Denise
(Denisona) che ha partecipato sia al torneo di forme che di combattimento,
quest'ultimo non finito nel migliore dei modi perché fermatasi ai quarti di
finale, mentre nella gara di forme si è classificata, meritatamente, al terzo
posto. "Si cominciano a delineare i connotati di una vera atleta".
Anche il nostro Edoardo
(Dado) ha partecipato ad entrambi i
tornei, nei quali si è fermato ai quarti di finale. Come di consueto tanto
impegno, arriveranno anche per lui le soddisfazioni. "Anche un passo alla
volta ci permette di percorrere un'intera strada".
Non riesco a capire perché c'è qualcuno che ancora si ostina
a considerare il nostro Francesco (Checco)
una sorpresa, io conosco il suo valore, anche
lui si ferma ai quarti di finale. Io punto sulle certezze e lui è una di
queste. "Prima conoscere per poi giudicare".
Cosa dire invece del nostro Simone. Non ci si poteva aspettare esordio migliore. Arriva fino ai
quarti di finale in una categoria
composta da 45 partecipanti dei quali lui era il più piccolo con una differenza
di cinque anni di età dal più grande. "Per lui solo applausi e
rispetto".
Stavolta l'impegno c'era ed oltre ogni aspettativa, ma
sfavorito dal sorteggio e da alcune decisioni che come nostra abitudine non
stiamo quì a recriminare, anche il nostro Lorenzo
si deve fermare ai quarti di finale. "Peccato che l'anno prossimo
......".
Queste righe, invece, voglio spenderle per una nota di
merito alla nostra atleta più giovane, la piccola Denise, per tutti noi ormai Denisina. Al primo turno la aspetta già
uno scontro con un atleta molto più grande di lei, ma comunque, cosa molto più
bella di una vittoria, dal mio punto di vista , strappa un applauso a tutto il
pubblico presente, compresi gli altri atleti partecipanti presenti sul quadrato.
"La pressione fa miracoli"
E come non soffermarsi sull'ormai nostro punto di riferimento,
il nostro piccolo grande Mario.
Grande non solo perché per il secondo anno consecutivo si riconferma medaglia
d'oro, ma soprattutto per la grande umiltà con la quale riesce ad ottenere le
sue, ormai continue, vittorie. "Ogni parola sarebbe inappropriata, solo un
grande forte abbraccio".
Mi scuso, per la tediosità, per gli errori e le eventuali incomprensioni, con
quanti siano riusciti ad arrivare alla fine di questo articolo e li ringrazio
per la pazienza che hanno dimostrato nel leggerlo.